Per un patto di consultazione dei lavoratori del trasporto pubblico e dei pendolari di Roma e del Lazio. 

(Presentato a Roma il 20 giugno 2017)   (Articolo stampa)         HOME

 

Ogni giorno centinaia di migliaia di persone si muovono da una parte all’altra della regione e da tutte le zone periferiche verso la Capitale: studenti, lavoratori ed anziani, a cui si aggiunge chi si sposta per turismo o per svago. I comitati dei pendolari del Lazio conoscono a fondo le difficili condizioni in cui versa il settore del trasporto pubblico che, ad esclusione di pochi casi, non è adeguato alle necessità, in alcune realtà risente della carenza di manutenzioni e di innovazione tecnologica, è povero di investimenti, di mezzi e di personale. I pendolari sono ben consapevoli del fatto che i lavoratori dei trasporti non sono i veri responsabili dei disservizi - che anzi sono i primi a subire - e che risentono delle scelte errate dei centri decisionali e dei gestori: la città di Roma e l'intera regione molto spesso continuano a muoversi grazie alla professionalità e al senso di responsabilità della grande maggioranza dei lavoratori del trasporto.

I lavoratori del settore del trasporto su gomma e su ferro da sempre richiedono di migliorare le condizioni del trasporto “servizio pubblico essenziale” e ne difendono l’universalità e l’efficienza; infatti già da molti anni hanno unito alle rivendicazioni sui diritti, sulla sicurezza e sul salario anche quelle per la difesa del servizio pubblico, perfino nei contratti nazionali e negli accordi decentrati. Le politiche dei tagli portano solo ad una pesante riduzione del servizio e ad un sovraccarico di lavoro insostenibile sulle spalle di chi garantisce le prestazioni, mentre l’adeguamento della pianta organica porterebbe nuova occupazione e alleggerirebbe i carichi di lavoro attuali.

Questi disagi provocano una grave sofferenza per i pendolari che o non ricevono risposte o le ricevono in ritardo rispetto all’aumento della richiesta di trasporto pubblico efficiente e di qualità. Dall’altra parte non trovano nessuna possibilità di risposta da parte dei lavoratori, stretti tra la necessità di rispettare le disposizioni aziendali e l’impossibilità di evitare le conseguenze negative che queste disposizioni riversano sui pendolari.

I tagli e le riduzioni degli investimenti rischiano di mettere in ombra anche i casi in cui le politiche messe in atto hanno prodotto dei miglioramenti nei bilanci e nelle condizioni del trasporto, il parziale rinnovo del parco macchine e in alcuni casi l’avvicinamento alle richieste dei pendolari. Ad esempio Trenitalia assume personale e, insieme alla regione, acquista nuovi treni (soltanto elettrici, però), ma taglia fermate e adotta pratiche odiose e perfino pericolose come la rottura di carico, mentre mancano investimenti sulle linee, sulle stazioni e sulle manutenzioni. Cotral, invece, dopo più di dieci anni inizia un rinnovamento molto parziale del parco macchine e una campagna contro l’evasione, ma risente della rete vetusta e inadeguata e del taglio del contratto di servizio del 2015 che, nonostante il piano di assunzioni, ha abbassato l’organico necessario all’espletamento del servizio: si assume, ma poco, e si elimina milioni di km di percorrenze.

In molti punti le richieste e i bisogni dei pendolari e dei lavoratori si sovrappongono e sono coerenti tra loro, ma le rivendicazioni rischiano di non essere incisive per la mancanza di unità d’azione.

Pertanto i sottoscrittori del presente protocollo di intesa intendono porre l’accento sulle rivendicazioni che uniscono e rafforzano le richieste dei lavoratori del settore e dei cittadini che usufruiscono del Trasporto Pubblico Locale, per ribaltare le pratiche che mettono in contrapposizione tra loro categorie di persone solo apparentemente con interessi contrastanti.

 

In particolare i sottoscrittori, pur mantenendo ognuno la propria autonomia organizzativa e decisionale, si impegnano ad uno scambio continuo delle informazioni e ad una consultazione preventiva in caso di incontri con le istituzioni e con le controparti datoriali, a partire dalle seguenti linee guida e priorità:

- percorsi, orari, frequenze e coincidenze;

- sicurezza e comfort dei mezzi di trasporto per utenti e dipendenti;

- azioni comuni di contrasto all'evasione, eventualmente anche con un sistema di bonus-malus (più contributi pubblici a chi combatte meglio l’evasione);

- consultazioni approfondite e predisposte per tempo nelle occasioni più importanti, come ad esempio al momento del rinnovo dei contratti di servizio.

 

I sottoscrittori rinnovano le richieste già da tempo avanzate da lavoratori e pendolari, in particolare:

- forte impulso al trasporto su ferro;

- una profonda integrazione ferro-gomma e una regia unica per tutto il trasporto locale nel Lazio;

- l’apertura dei cantieri per le opere pubbliche destinate al miglioramento ed all’implemento delle reti e delle stazioni, compresi i parcheggi;

- l’avvio immediato delle piccole opere capaci, con tempi brevi ed investimenti relativamente bassi, di dare un impulso consistente alla qualità del trasporto, come ad esempio il ripristino di binari di incrocio e di precedenza dismessi per abbassare i costi di manutenzione e l’amodernamento delle linee;

- l’acquisto di materiale rotabile moderno e la dotazione di biglietterie in tutte le stazioni;

- la programmazione dettagliata delle manutenzioni ordinarie e straordinarie;

- certezza degli investimenti e dei tempi di attuazione;

- eliminazione delle rotture di carico inutili all’esercizio: laddove siano indispensabili, devono essere eseguite in sicurezza e sulla stessa banchina; eliminazione della suddivisione regionale delle tratte;

- adeguamento delle diverse Carte dei servizi sulla base di indicazioni congiunte.

Su queste richieste i lavoratori e i pendolari richiedono impegni concreti, tempi certi di attuazione e verifiche ufficiali.

- RSU  e RSA Cgil trasporto pubblico Roma e Lazio

- Comitato Pendolari Roma Ostia

- Comitato Pendolari Litoranea Roma Nord

- Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano

- Comitato Pendolari Ferrovia Roma nord

- Comitato Pendolari Orte

- Comitato Pendolari Reatini

- Comitato Pendolari FR8a Carrozza (Roma-Nettuno)

- Associazione Pendolari Stazione Minturno-Scauri