Programma

Trasparenza  Legalità Cura dei Beni Comuni

PUNTO UNO

  Bandiera Blu

        E’ assolutamente necessario prendere idonee iniziative per impedire ogni ulteriore degrado delle risorse   storico-culturali e monumentali, ambientali e paesaggistiche.  In particolare, è necessario:

 a)   Attuare i piani particolareggiati del PRG vigente che, nei centri storici e nelle zone soggette ad abusivismo edilizio, deve avere valenza di piano di recupero del patrimonio edilizio esistente di iniziativa pubblica, per:

-prevedere agevolazioni e incentivi per l'uso del patrimonio edilizio esistente, oltre che per scopi   residenziali, anche per la destinazione di una  parte di esso a tipologie di ricettività turistica, quali  case per vacanze, piccoli alberghi, alberghi diffusi e servizi pubblici e privati legati all'attività turistica;

-ottimizzare la fruizione dei beni storico-culturali, ambientali e paesaggistici;    

-individuare appositi spazi da destinare alle attività tradizionali, soprattutto quelle relative all’agricoltura, all’artigianato e alla pesca.

- sistemare le aree verdi e quelle distinate ad usi collettivi già esistenti;

 b)    Predisporre una variante del PRG che preveda un nuovo assetto territoriale, in funzione della valorizzazione, riqualificazione e fruizione delle risorse storico-culturali, ambientali e paesaggistiche del territorio, così da favorire fortemente uno sviluppo economico sostenibile centrato su tali risorse.

       In tale variante devono essere necessariamente comprese:

-la sistemazione del lungofiume Garigliano, con ripristino della navigabilità fino a Suio progetto comprensoriale che preveda la portualità per piccole imbarcazioni e i relativi servizi (Progetto Speciale);

-la sistemazione del litorale di levante da Monte d'Argento alla foce del Garigliano, con verifica dell'impatto ambientale e della pressione sulla costa dovuta all’edificazione selvaggia, per consentirne una sostenibile fruizione turistico-balneare;

-la sistemazione della zona compresa tra l’Appia e il Parco di Gianola e Monte di Scauri, intesa come prolungamento del lungomare di Scauri e Marina di Minturno, nonchè rivalutazione della “spiaggia dei sassolini”;

-l'individuazione di un’area mercato appositamente attrezzata;

-l'individuazione di aree appositamente predisposte, riservate ad attività circensi e giostre.

-l'individuazione di spazi per strutture da dedicare ad attività sportive, anche acquatiche;

-la sistemazione del tratto di mare, protetto dall’attuale scogliera di Monte d’Oro, per l'attracco di piccole imbarcazioni e barche da pesca, con i relativi servizi in un’area già ora non balneabile (Progetto Speciale);

-la definitiva sistemazione degli usi civici e del demanio marittimo e non (Minturno ha avuto in dote 90 ettari di usi civici).

 c)   Avviare urgentemente un Piano particolareggiato del litorale, che preveda strutture ricreativo-culturali e servizi per i turisti;  

d)  Migliorare la mobilità in tutti i suoi aspetti e, in particolare:

- realizzare piste ciclabili da estendere quando più possibile coinvolgendo tutto il litorale e, in particolare a Scauri e Marina, attraverso un esteso circuito di senso unico appia-lungomare che possa anche consentire alla libera iniziativa di migliorare ed estendere l'offerta dei servizi presenti sul lungomare medesimo per l'intero anno solare :

 -avviare da subito un piano del traffico per l’intero territorio assumendo anche adeguate  iniziative per rivalutare il ruolo della stazione ferroviaria, e della mobilità all’interno del Golfo di Gaeta, anche istituendo un servizio di bike e carsharing;  

e)    Individuare aree di verde adeguatamente protette, da attrezzare e destinare principalmente al tempo libero di bambine e bambini;  

 f)     Individuare aree da destinare alla realizzazione di strutture e servizi per il tempo libero, comprese eventuali sale cinematografiche, sale da ballo, discoteche e altro.  

   g) Perseguire il miglioramento di tutti i servizi non solo in termini di efficenza ed efficacia ma anche per una loro gestione ispirata alla legalità, all'assolutamente trasparenza e al rispetto dei beni comuni e, per quanto è possibile, attarverso la loro gestione pubblica. In particolare:

- il Comune dovrà muoversi nel rispetto della volontà popolare espressa con il referendum del 2011 e cioè per un servizio idrico pubblico senza profitti, favorendo ogni accordo con altri comuni che possa portare all'abbandono della gestione di Acqualatina;

- gestire i parcheggi attraverso una soluzione di tipo "azienda municiplaizzata" mantenendo, ovviamente, i livelli occupazionali come similmente accaduto a Gaeta;

- curare ed estendere i tratti di litorale destinati alla pubblica fruizione che deve essere garantita sotto ogni punto di vista;

- approvazione, in base all'art.118 della costituzione e dell'art.24 d.l.133/2014, del regolamento relativo al baratto amministrativo al fine di consentire ai cittadini di svolgere il ruolo di "cittadinanza attiva";

- realizzare un servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani "porta a porta" quanto più esteso possibile sia per migliorare decisamente la differenziazione della raccolta  stessa che consente di recuperare risorse sia per adeguarsi al limitrofo comune di Formia ed evitare, così, le scorribande di quei cittadini residenti di altri comuni e poco sensibili alla differenziazione che non differenziando la loro raccolta sconfinano nel nostro territorio usando comodamente i cassonetti di "indifferenziata" del Comune di Minturno.

I benefici relativi alla raccolta “porta a porta” sono reali ed effettivi, il loro impatto sull’ambiente è visibile anche lì dove la densità abitativa supera di gran lunga quella dei nostri territori (vedi Comune di Portici). Incentivare e sensibilizzare sono le linee guida per il raggiungimento di questo obiettivo, a tal fine si potrebbe prevedere una sorta di “raccolta punti” attraverso delle CARD COMUNALI per i cittadini più virtuosi.